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Barchi appartiene alla provincia di Pesaro e Urbino e dista 40 chilometri da Pesaro e Urbino, capoluogo della omonima provincia. Barchi conta 985 abitanti (Barchiesi) e ha una superficie di 17,3 chilometri quadrati per una densità abitativa di 56,94 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 319 metri sopra il livello del mare. Una piazza con la torre, il municipio, la chiesa, il palazzo del Duca, la Porta Nova. Di Barchi non se ne conoscono le origini. Circola sottovoce qualche timida ed orgogliosa leggenda che le riconduce alla famiglia dei Barca e dei suoi cartaginesi, quassù rifugiatisi dopo la dura sconfitta della Battaglia del Metauro (202 a.C.). Ma c’è anche chi, invece, vede collina e castello come una barca, nei verdi ondulati delle colline pesaresi. Del "sito forte" e delle sue mura ne parla Francesco Guicciardini nella sua Storia d’Italia e ne racconta l’abbandono dell’assedio voluto dai Medici e condotto da Giovanni delle Bande Nere (1517). Con i Montefeltro, i Della Rovere e il colto rinascimento urbinate, l’antico abitato viene fortemente segnato di modernità tramutandosi da severo castello di pietra a borgo a forma di palazzo dai caldi colori del mattone e dei tramonti. Per questi Duchi, colti e raffinati, l’architetto Filippo Terzi, prima di essere chiamato dai reali di Spagna e Portogallo, rifà piazza, chiesa e palazzi nel segno della nuova cultura rinascimentale, aprendo l’arroccato borgo medievale per inglobare campagna e boschi circostanti nel tessuto dell’abitato antico per una reciproca e felice integrazione. I Duchi stessi vi costruiscono un palazzo di famiglia. Con gli interventi umani successivi, minuti, attenti, ispirati a un disegno insieme produttivo e scenografico del territorio, il castello di oggi è al vertice di un paesaggio che si affaccia su valli luminose e campi ondeggianti di movenze delicate in panorami e orizzonti vastissimi, grazia e sintesi di natura, uomo e storia.