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Un altare, narra un'antica leggenda, venne innalzato sulla collina di S Martino per placare, con sacrifici, un drago che abitava i boschi e terrorizzava le popolazioni del luogo; di qui Saltus ara (altare del bosco). Ci piace citare questa ipotesi circa l'etimologia del nome Saltara perché questo che stiamo vivendo è un momento in cui S.Martino o Villa del Balì sta facendo ancora parlare di sé grazie al Planetario ed il Museo della Scienza. Altre ipotesi etimologiche tendono a collegare l'origine del nome Saltara con la tradizione romana. C'è chi lo vuole derivante da Saltus aeris, ossia bosco del bronzo, se vogliamo credere, con un po' di fantasia, che l'origine sia derivata dall'abbandono delle armature, in questi boschi, da parte dei Cartaginesi, dispersi dopo la clamorosa sconfitta da parte dei romani (II Guerra Punica - 207 a.C.) Ma l'interpretazione che risulta più credibile riposa sul vocabolo latino Saltarius. (un guardiapascoli, sorvegliante, forestale). Il primo documento storicamente attendibile in cui compare il nome di "Saltara" è una bolla papale di Papa Giovanni VII (872-882) nella quale viene citato fra tanti paesi e territori: Mansum Saltariae come appartenente alla Badia di S.Paterniano di Fano. La nascita del paese vero e proprio avvenne molto più tardi, probabilmente all'inizio del XII secolo