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Cartoceto sorge su di un colle a 225 metri s.l.m. nella sponda sinistra del fiume Metauro, poco lontano dalla via Flaminia e sulla strada che unisce quest'ultima a Mombaroccio. La superficie del comune è di 23,17 kmq. Geologicamente il territorio appartiene all'era terziaria, in particolare Cartoceto e Ripalta si trovano su terreni del periodo miocenico costituiti da arenarie poco cementate con frequenti intercalazioni argillose; ad est di Cartoceto, dove scorre il Rio Secco, fino a Lucrezia, prevalgono nettamente le argille marnose plioceniche più recenti. I centri di Ripalta, Cartoceto e Saltara si trovano all'incirca sullo stesso anticlinale. L'idrografia si limita ad un breve tratto del fiume Metauro nei pressi di Lucrezia dove vi confluisce il Rio Secco che scorre quasi per intero nel territorio comunale e i cui due rami nascono dal Monte della Mattera (m. 479) e dal Monte Altiero (m. 394). Tra Molinaccio e Valgenga troviamo il toponimo sorgente del Trebbio, ciò non deve trarre in inganno sulle disponibilità idriche del comune che sono limitate ma più ricche nel fondovalle del Metauro dove una volta era nota la sorgente di Caivola. L'esposizione dei terreni collinari verso sud-est, la natura dei terreni adatti alla olivicoltura, la breve distanza dal mare (circa 14 km in linea d'aria), il riparo dai venti freddi settentrionali hanno creato quel microclima che ha reso noto Cartoceto nella produzione di olio extravergine di oliva di pregio.