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La Capitale del Tartufo è facile da raggiungere. Si trova nella provincia di Pesaro - Urbino, sulla via Flaminia che congiunge Rimini con Roma, via Fano - Passo del Furlo. Oggi da Fano si diparte una comoda superstrada che viaggia parallelamente al tracciato dell'antica Flaminia, e che porta agilmente ad Acqualagna. Come arrivarci? semplice: per chi proviene da Nord, oppure dal versante meridionale adriatico, si prende la A14 (Bologna - Ancona), e si esce al casello di Fano, percorrendo poi la superstrada per Roma verso il Furlo. Per chi proviene dall'area tirrenica e dal Centro-Sud, occorre uscire dalla A1 (Autostrada del Sole) a orte, attraversare una parte dell'Umbria con la superstrada E45, poi dirigersi verso Gubbio e Fano. Al mattino si possono visitare i monumenti più importanti di Acqualagna: l'Abbazia di San Vincenzo, detta di Pietrapertusa, edificata nel IX secolo da monaci benedettini attorno a una cripta del VI secolo, la Fortezza sul Candigliano, un lungo viadotto di età augustea dell'antica Via Flaminia. Nella zona sono presenti diversi alberghi, ristoranti, trattorie, per concludere la mattina. Al pomeriggio si visita il Furlo, una spettacolare gola rupestre dell'Appennino Umbro-Marchigiano, caratterizzato dall'incanto di calcari bianchi e rosa. In una piacevole passeggiata si possono vedere le interessanti stratigrafie geologiche, fossili come le rarissime specie floristiche Moehringia Papulosa e Leopoldia Tenuiflora. Non dimentichiamo poi la fauna: il Cervo europeo, il Lupo appenninico, il Capriolo; la Rondine Montana, il Passero Solitario, il Picchio Muraiolo e l'Aquila Reale, presente con tre nuclei familiari facilmente osservabili. Da vedere anche i resti monumentali della Via Flaminia costruita dai Romani nel secolo III a.C., e la Galleria aperta nella roccia nel 76 d.C. dall'imperatore Vespasiano. I monti nei dintorni della "canyoland" del Furlo sono il Catria e il Nerone. Vi si trovano una importante rete sentieristica, Centri per l'Educazione Ambientale (CEA), Case e appartamenti per vacanze, rifugi autogestibili. La Comunità Montana del Catria e del Nerone gestisce uno sportello informativo presso il Furlo: a disposizione anche una guida, senza prenotazione e gratuitamente. Apecchio, Cagli, Cantiano e Piobbico sono cittadine che appartengono a quell'Italia minore che conserva splendide memorie del passato e dell'operosità degli uomini che hanno abitato la Penisola. Ad Apecchio, oltre a reperti fossili e monumenti rinascimentali incuriosisce il grande Mappamondo della Pace, costruito su tre piani da un artigiano locale, che ruota imitando il moto terrestre e che può contenere fino a 600 persone. Cagli fu un luogo di posta lungo la via consolare Flaminia e mantiene intatti i tratti della sua storia attraverso i bei palazzi rinascimentali, il torrione di Francesco di Giorgio Martini, gli affreschi di Giovanni Santi, padre di Raffaello. A Cantiano su Via Fiorucci si affacciano edifici del XII secolo; la chiesa di S. Nicolò conserva opere di caravaggio e di Gentile da Fabriano. I dintorni sono ricchi di resti romani come il Ponte Voragine e il Ponte Grosso. Piobbico è una stazione di villeggiatura frequentata per la mitezza del clima e per la presenza di acque fluorate. Il centro è racchiuso da mura medioevali e dominato dal Castello Brancaleoni. L'autunno è una stagione ancora calda di colori e nei boschi si respirano profumi forti di foglie cadute, di nebbioline che si alzano dalla terra umida e scura. In questa atmosfera rarefatta e un pò magica si muovono i cavatori di tartufo, i cercatori della gemma nera della cucina, dal profumo tipico e penetrante. Attorno alla ricerca del tartufo ci sono storie e leggende. Storie vere di uomini che con la loro "ruscella" (un attrezzo pensato apposta per estrarre il tartufo senza rovinarlo) e il fido cane partono di notte o all'alba per andare a tartufi. Di nascosto, per non far sapere ai vicini dove il prezioso tubero si cela. Ad acqualagna l'esperienza dell'andare a tartufi diventa ora una possibilità per tutti gli amanti delle novità, per chi ha sempre avuto la curiosità di sapere come si trovano i tartufi, o meglio, di come l'uomo abbia potuto rendersi così amico il cane da farlo diventare il vero, indiscusso e simpaticissimo, protagonista della ricerca del tartufo. Ad Acqualagna si vuole alzare il velo di mistero che avvolge il profumato fungo e si sono organizzate escursioni nelle tartufaie per far partecipare anche i non addetti ai lavori all'appassionante ricerca del bianco e del nero più ambiti in cucina.