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Pissignano, popolosa e attiva frazione di Campello, è composta dalCastello che sorge in alto sul colle e dal nuovo insediamento urbano venutosi a creare fin dal XVI sec. a valle lungo la Flaminia. Il nome gli deriva sicuramente dalla piscina sacra su cui si specchiava il Tempietto. Di questa fonte la comunità di Piscinianum (Piscina Jani, piscina di Giano) aveva gran cura, tanto da applicare nei suoi statuti severe pene per chi l'avesse insudiciata o vi avesse lavato i panni. Nell'epoca romana Pissignano doveva trovarsi a valle lungo il Clitunno, poi nel medioevo la popolazione si spostò verso l'alto (forse per l'impaludamento della pianura), formando un primo nucleo abitato e mantenedo il proprio nome. Verso il 1000 vi si insediò una comunità benedettina che diede il nome di S.Benedetto all'abitato e al colle su cui esso era costruito. Fra L'XI e il XII sec. sorsero le possenti mura difensive per opera del barone tedesco Sancio, feudatario del castello, venuto in Italia con Corrado II. Dal XIII sec. , cambiato nuovamente il nome in Pissignano, il castello cadde sotto l'influenza spoletina che vi tenne una sua guarnigione di soldati a difesa dei confini con Trevi. Il nucleo medioevale di Pissignano con la sua forma triangolare ricalca il tipico impianto di castello di pendio, con la base a valle e il vertice a monte. Le mura castellane ancora seguono intatte il primitivo tracciato perimetrale, intercalate di tanto in tanto dalle imponenti torri poligonali e dalle due porte-torri (oggi in parte crollate) da cui si accedeva al borgo e al cassero fortificato. Interessanti, all'interno, gli antichi selciati in ciottoli di fiume e mattoni, le antiche abitazioni addossate le une alle altre, l'antico palazzetto pubblico del XV sec., il cassero fotificato del XIV sec. e la chiesa di S. Benedetto del XVI sec.