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Sorge su una collina, alla confluenza del torrente Faena con il Tevere probabilmente nel territorio dove esisteva un villaggio che Plinio chiamava Tudernum. Dista 11 chilometri da Todi ed è il più piccolo comune del comprensorio e uno dei più piccoli comuni dell' Umbria: conta infatti 1.732 abitanti. Intorno al paese gravita un territorio ove l' insediamento si disperde in piccoli agglomerati o case isolate. Nel "Liber focularium" o "Libro dei fuochi" del comitato tuderte del 1290 viene indicata con il nome di Villa o Fracta Episcopi. "Fratta del vescovo" era insomma la zona dove il vescovado possedeva molti terreni e, più tardi, luogo di riposo e di villeggiatura dello stesso vescovo. Per la sua posizione geografica Fratta fu oggetto di contesa tra Todi e Perugia che tentava di avere il controllo dei territori al di là del Tevere: nel 1310 infatti avvenne una grande battaglia nei pressi di Montemolino conclusasi con la totale vittoria di Perugia che, distrutto il ponte, usò le sue pietre per rafforzare le torri di Torgiano. Fratta restò nell' orbita del comune di Todi e del suo vescovo. Nel 1416 Braccio Fortebraccio da Montone vicario generale della chiesa, signore di Perugia e Todi, conte di Capua e gran connestabile del regno di Napoli, ampliò e fortificò il castello di Fratta Todina per rendere il luogo più sicuro quando la sua truppa vi si ritirava per svernare o quando egli stesso vi soggiornava per riposarsi. Nel XVI secolo il vescovo vi fece erigere una splendida villa che nel secolo successivo il cardinale Altieri, anch'esso vescovo di Todi, abbellì con preziosi giochi d' acqua che l' architetto Ludovico Gattelli aveva progettato con ardite opere di ingegneria idraulica. Fratta divenne così, anche per tutto il settecento una specie di colonia arcadica di Todi, le cui famiglie più facoltose lì si stabilivano per la villeggiatura e per le famose ottobrate. Nel 1800 il paese gravitò economicamente su Marsciano, tanto che fu detta Fratta di Marsciano, almeno fino al 1846 quando tornò ad essere Fratta di Todi ed infine dopo l' annessione dell' Umbria al regno d' Italia nel 1860 divenne comune con il titolo di Fratta Todina. Poco lungi dal centro abitato sorge il convento della Spineta, uno dei luoghi più suggestivi della tradizione francescana, legato com' è alle sue più antiche vicende.