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Pitigliano (GR) è un comune con poco più di quattromila abitanti, dista dal Capoluogo circa 80 Km Arrivando a Pitigliano dal mare, salendo la Strada Statale 74 "Maremmana", si ha subito l'immagine inconsueta di un paese con case che sporgono da un grande sperone di tufo, assolutamente a strapiombo. La rupe di Pitigliano è circondata da tre lati da burroni che sono pieni di grotte scavate nel tufo.Pitigliano è stata anticamente una rocca, di probabile origine Etrusca, ma forse la sua storia è ancora più antica;la presenza Etrusca è attestata, oltre dal fatto che siamo nel cuore dell'Etruria, dalle restanti sezioni di mura della parte nord-ovest (antica via di Sovana), dalle "vie cave": testimonianza di un'epoca megalitica probabilmente antecedente la presenza etrusca ma comunque circondate da necropoli, le quali, tra l'altro, sono presenti in tutta la zona, rinvenute piene di corredi funerari, monili e altri doni votivi di scuola attica, ma anche di stile corinzio. numerose le altre testimonianze (fontane, templi, resti di acropoli..) per quanto riguarda la successiva storia romana, iniziamo dal nome: si dice che derivi dalla gens Petilia, ma la leggenda narra di due romani (Petilio e Cigliano) i quali, dopo aver trafugato la corona d'oro della statua di giove statore in campidoglio, fuggirono verso l'etruria e qui si rifugiarono fondando la città. successivamente la città resto romana sino all'avvento dei longobardi che la occuparono con tutta la Toscana. Con Sorano e Sovana, sotto la famiglia degli Aldobrandeschi, costituiva un triangolo fortificato. Passata poi agli Orsini, conobbe un periodo di splendore, testimoniato dal bel palazzo Orsini, dotato di un grandioso portale. Partendo dal XIV sec. furono numerose le famiglie ebraiche che, fuggite da Roma, trovarono asilo a Pitigliano, dove si venne formando una comunità ebraica. Il fascino delle vie piccole e strette dell'antico ghetto ebraico culmina nel piccolo gioiello della sinagoga, restaurata nel 1995 dopo anni di abbandono. Ma anche tutto il resto dell'antica città fu restaurata a partire dagli anni '80, poiché in seguito all'abbandono del dopoguerra, si stava lentamente sgretolando e stava per essere lasciata al suo destino, perché giudicata pericolante. solo la lungimiranza di alcuni amministratori e delle poche famiglie rimaste ne sollecitarono il restauro, restituendo la bella cittadina del tufo all'ammirazione delle migliaia di turisti che ogni anno vi si recano per visitarne le bellezze non solo storiche, ma anche naturalistiche.