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Cerreto Guidi, territorio di dolci colline tra il Montalbano e l'Arno, deve il suo nome ai conti Guidi, antichi signori feudali, che vi avevano edificato un castello, non lontano dal percorso della via Francigena, la via dei pellegrini e dei mercanti. Entrato nella sfera di potere di Firenze, da "territorio di frontiera" Cerreto divenne luogo di delizie e di cacce della corte medicea. Non lontano dal Padule di Fucecchio e dalla rinomata tenuta del "Barco reale mediceo", nel Cinquecento Cosimo I de' Medici scelse di farvi erigere una splendida villa, in posizione preminente sulle colline e le valli. La Villa medicea, oggi Museo Nazionale, è elemento caratterizzante del centro storico, per la sobrietà rinascimentale della sua architettura. Il gusto dell'ospitalità rende piacevoli da sempre i soggiorni tra queste colline coltivate a viti ed olivi: vi si producono viti DOCG e Cerreto Guidi a buon titolo fa parte dell'associazione "Citta del vino". I vigneti solcano le colline punteggiate di belle fattorie, storiche ville e vaste coloniche. Nella campagna e presso i centri abitati minori, chiese e oratori testimoniano dell'antica devozione ai santi protettori, prima tra questi Santa Liberata, celebrata patrona di Cerreto Guidi. Per gli amanti della natura e gli appassionati di birdwatching, la possibilità di interessanti escursioni lungo gli itinerari suggeriti nel Padule di Fucecchio, vasta zona umida abitata da cospicue colonie di aironi e altre specie acquatiche che qui hanno trovato il loro habitat ideale.