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Situata su di un'altura a forma di “cuneo” a 537 metri s.l.m., la città, capoluogo di provincia del Piemonte, è sempre stata per la sua posizione, strategicamente importante seppur isolata. Posta alla confluenza del fiume Stura e del torrente Gesso, ed è circondata dalle Alpi Marittime e Cozie, che donano all'ambiente un aspetto particolare e misterioso. Un sensazionale spettacolo è offerto dai numerosi viali alberati che racchiudono la città e che sprigionano colori e profumi intensi. Il territorio di Cuneo è molto fertile e l'agricoltura, nonostante l'installazione negli ultimi decenni di numerosi impianti industriali, è tuttora la principale attività economica: si coltivano in prevalenza viti, che danno vini di qualità rinomata, alberi da frutta (peschi, meli, peri e noccioli), ortaggi, cereali e foraggi, che alimentano un cospicuo allevamento di bestiame bovino. Sono inoltre presenti importanti industrie metallurgiche, meccaniche, tessili e dei laterizi. Le stagioni migliori per visitare la città sono la primavera, l'estate e il primo autunno quando i prati e i boschi sono verdi. Confinata per secoli entro la cerchia delle mura, la città, che fu fondata nel XII secolo, cominciò ad espandersi solo in epoca napoleonica, quando furono abbattute le mura che riuscirono in passato, tra il 1542 e il 1799, a salvarla da sette pericolosi assedi. L'origine di Cuneo infatti risale al periodo comunale quando, nel 1198, alcuni abitanti della zona, per sottrarsi ai soprusi del vescovo di Asti e dei marchesi del Monferrato e di Saluzzo, si rifugiarono sul "Pizzo di Cuneo" e vi fondarono un libero Comune. Nel 1210 il Comune fu occupato dal marchese di Saluzzo, ma nel 1231 i Cuneesi riuscirono a riconquistarsi la libertà. Nel 1259 passò invece sotto il dominio di Carlo d'Angiò che le concesse statuti propri, il diritto di battere moneta, e ne promosse lo sviluppo commerciale. Riacquistata dai Saluzzo nel 1281, fu poi degli Angioini, dei Savoia, dei Visconti, dei Saluzzo, ancora dei Visconti e degli Angioini. Passata definitivamente ai Savoia nel 1382, fu più volte assediata dai nemici di questi. Gli Austro-Russi la bombardarono ripetutamente durante l’assedio del 1799 che si concluse con lo sgombero della guarnigione francese, e nel 1859 fu eletta capoluogo di provincia. Divenne un luogo fortificato per far fronte ai ripetuti assedi militari, e infine fu gloriosa, dal 1943 al 1945, la sua partecipazione e quella delle valli circostanti alla lotta di liberazione dal fascismo, per il quale gesto le fu assegnata una medaglia d'oro. Tra i piatti tipici cuneesi ricordiamo gli gnocchi alla bava, il manzo brasato al Barolo, il quartiretto, lumasse e saotissa a la coneeisa, dunderet di patate, cipolle ripiene, cuneesi al rum.