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Sull’origine e sulla storia di Cellara bisogna risalire alle incursioni saracene e al tempo in cui tutta la Calabria fu invasa e depredata: in particolare Cellara era un luogo di guardia di non facile accesso, un luogo di vedetta fortificato, che servì spesso ai Saraceni guidati dall’emiro Abu-Ikasem, come luogo in cui porre le taglie in denaro. Quando nell’anno 975 Cosenza fu rasa al suolo, gli abitanti scampati alle scorrerie saracene si riversarono nei luoghi circostanti la città e meno accessibili, creando i Casali. Essi furono più di centro e tra loro anche Piane che comprendeva anche Figline, Cellara e Brancolise. Piccolo comune agricolo, situato sulle falde occidentali della Sila Grande ad un’altitudine di circa 800 metri, l’abitato di Cellara ha una posizione particolarmente felice dal punto di vista geografico, perché posto a breve distanza dalle località marine più rinomate della costa tirrenica e da quelle altrettanto famose della Sila. Il territorio che presenta un’elevata boscosità, estendendosi fino in Sila a ridosso del lago Arvo, è meta di molti turisti in cerca di pace e di tranquillità anche per il fatto che qui la natura è rimasta incontaminata. Il suo clima fresco è l’ideale per sfuggire alla calura estiva, i suoi boschi sono molto ricchi di vegetazione, il sottobosco ricco di estesi roveti che in agosto regalano succulente more, teneri cespugli di fragole odorose, piante cariche di mirtilli, funghi di diverse varietà tra cui i proverbiali porcini, acque pure e fresche ed inoltre consente di ammirare degli scenari naturali di notevole bellezza.