Capacità ricettiva

Camere n. --
Suites n. --
Bagni n. --
Sale Riunioni: --
Sale Convegni: --

Servizi

Clicca sule icone per vedere le immagini ingrandite
Sotto l'incalzare dell'Armata Turca che aveva invaso il loro paese, al comando di Demetrio Poerese e su invito degli Aragonesi, numerose colonie di Albanesi passarono il Canale di Otranto e si stabilirono spargendosi un po' dappertutto nel Regno di Napoli. Con i regnanti avevano sempre conservato rapporti di buon vicinato e fu così che fondarono tra il 1416 e il 1450 (probabilmente intorno al 1431), Andali. Negli antichi documenti il borgo antico era citato come Villa Aragona. Compreso nel Contado di Belcastro passò dai Sanseverino ai Guevara, ai d'Aragona, ai d'Avalos, ai Caracciolo di Forino ed infine, nel 1755 ai Poerio che ne conservarono il possesso fino al 1806. Fino al 1956 faceva parte del Comune di Andali anche Botricello, ora comune autonomo. Sorge sul fianco S.E. di una collina nella valle del fiume Crocchio e conserva ancora il dialetto albanese d'origine. Gli abitanti si chiamano Andalesi. Interessante da visitare: la Chiesa Parrocchiale, la cui edificazione risale al 20 Maggio dei 1728 da parte dell'Acriprete Don Giovanni Antonio Fragale. Una lapide marmorea esistente all'interno della Chiesa, è il curriculum storico di una chiesa che era all'origine una cappella gentilizia fatta costruire da Pietro Fragale con l'intento di collocarvi la sepoltura della famiglia che signoreggiava nel paese. Distrutta dal terremoto dei 1783, venne riedificata nel 1788 ancora per munificenza della famiglia Fragale. Sotto la giurisdizione della Diocesi di Belcastro fino agli inizi dei 1818, nello stesso anno, in forza del Concordato Napoleonico, venne soppressa e aggregata alla Chiesa Metropolitana di Santa Severina.