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L'abitato di San Paolo Albanese è situato su un'altura a dominio della valle del fiume Sarmento. San Paolo è il più piccolo comune della regione e rientra nel territorio del Parco Nazionale del Pollino. Il paese, fondato nel secolo XVI da profughi albanesi della città di Corone, con il nome di Shen Pali, ha conservato nell'urbanistica, nella cultura e nei costumi la tradizione arberesh. Ha assunto la denominazione di San Paolo con R.D. del 1863. Poi con R.D. del 1936 è stato denominato Casalnuovo Lucano e finalmente con D.P.R. del 1962 ha riassunto la denominazione di San Paolo Albanese. Sarebbe stato fondato da profughi albanesi provenienti da Korone occupata dai Turchi. G. Zito124 ritiene che i fondatori dei due paesi albanesi in Val Sarmento, cioè San Costantino A. e San Paolo A., sarebbero stati quei profughi che si insediarono, in due gruppi, rispettivamente a Mnul (San Giorgio Lucano) e al Rubbio. Il principe Pignatelli avrebbe scacciato da Mnul i profughi albanesi, che si rifugiarono sulle cime a destra del Sarmento fondandovi San Paolo. Però San Paolo figura nella tassazione dei fuochi delle terre per l'anno 1541. N. Scaldaferri in Musica Arbëreshe in Basilicata (Lecce 1994), riferisce di uno studio del sancostantinese T. Pace, Demanio e comune di S. Costantino Albanese - memoria giuridica (Napoli, 1877) che riporta la Tabula delle terre casali dove habitano li sopradi Scavonj Grecj et Albanesi, relativa alla numerazione focatica del 1541, nella quale figura Santo Paulo. I Pignatelli arrivarono a Noepoli nel 1533. Dunque la presenza albanese in Val Sarmento non è certa prima del 1541.