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Gorizia conta circa 37.000 abitanti; è posta a 84 m s.l.m., alla confluenza delle due naturali vie di comunicazione tra oriente e occidente, le Valli dell' Isonzo e del Vipacco, importante luogo di transito già in tempi remoti. L' Isonzo è il fiume che bagna la città riversandosi nella pianura circondata dalle dolci colline del Collio note per la coltivazione della vite e la produzione quindi di ottimi vini. Gorizia è riparata a nord dai monti e non risente dei freddi venti settentrionali ma, trovandosi quasi allo sbocco dei valichi prealpini e carsici, è soggetta alla bora che soffia da est. Aperta verso la pianura, anche i venti freschi e umidi provenienti da sud-ovest influenzano il suo clima piuttosto mite. La città sorge in una conca a piedi delle Prealpi Giulie, aperta ad ovest dove si congiunge con la pianura friulana: le fanno cornice le alture del Sabotino, del Montesanto e del San Gabriele, il Calvario e il Colle d'Oslavia, il San Marco e il Carso: nomi che rimandano alle sanguinose battaglie della Prima Guerra che videro Gorizia riunificata all'Italia nel 1918. La città è stata storicamente segnata dal secondo conflitto mondiale che ne ha ridefinito l'estensione a 41 Kmq tagliando in due l'agglomerato urbano. Oggi la città per quel confine e per la sua posizione è il naturale centro di nuovi sistemi geopolitici che guardano ai Paesi dell'Est, ad altre culture e nuovi mercati. Gorizia è del resto una città che ha sempre visto convivere numerose comunità che hanno lasciato tracce evidenti nell'arte, nell'architettura, nella letteratura, nella musica. Città cosmopolita, Gorizia è stata nei secoli punto d'incontro tra la cultura italiana, slava e germanica. Fitto il calendario delle manifestazioni che si svolgono a Gorizia durante l'anno. Ogni domenica del mese, uno degli angoli più suggestivi della città, piazza Tommaseo, si anima grazie al mercatino dell'antiquariato denominato '"La soffitta in Piazzutta". Il Carnevale vivacizza le vie cittadine con spettacoli di strada, corsi mascherati e balli per bambini. Da giugno a settembre si svolge la rassegna "Gorizia Armonica", contenitore di diversi eventi espositivi che si svolgono nella splendida cornice del Castello, di momenti musicali quali gli appuntamenti con la musica medievale, la rassegna di musica etnica "Folkest", i concerti di musica classica di "Gorizia Galante" a cura dell'istituto musicale Fondazione "Città di Gorizia", il Concorso internazionale di canto cameristico per voce sola "Seghizzi" e quello di violino "Lipizer". Tra giugno e luglio il Teatro Tenda del Castello ospita il Festival di teatro amatoriale e, a seguire, la rassegna cinematografica "Premio Sergio Amidei" dedicata alla sceneggiatura. Gorizia propone a settembre il "Puppet festival", festival di teatro d'animazione e di figura e il Festival mondiale del folklore che porta in città gruppi folcloristici e musicali provenienti da tutto il mondo. La fine dell'anno è animata dagli appuntamenti del "Dicembre goriziano": quelli musicali con concerti nelle più caratteristiche chiese cittadine; quelli teatrali dei "Delitti in Osteria" manifestazione itinerante nelle osterie e locande goriziane; con i mercatini di Natale e la storica fiera di Sant' Andrea. E' la riscoperta dette tradizioni culinarie l'obiettivo dell'iniziativa "Gorizia a tavola" che riunisce e presenta i ristoranti, le trattorie e le osterie tipiche cittadine che offrono specialità locali. Gorizia possiede un tesoro di ricettari antichi che permettono di riproporre pietanze tipiche che uniscono in un insieme di grande originalità sapori e gusti della cucina friulana, slovena, austriaca. Una cucina che si sposa con i vini delle zone Doc della provincia isontina, del Collio goriziano, dell'Isonzo, del Carso la cui fama e prestigio sono consolidati in tutto il mondo.