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Il centro storico di Mercato Saraceno, costruito su di un antico insediamento dei XII secolo, sorge sulla sponda sinistra del fiume Savio, ad una quota di 134 mt s.l.m. ed è distribuito su tre terrazzi alluvionali che ancor oggi gli abitanti meno giovani chiamano Piazza di sopra, Borgo di mezzo e Piazza di sotto. Il territorio comunale si estende per una superficie di 100 kmq con un altitudine massima di 840 mt, laddove sfiora la cima del Monte Aquilone, ai confini con la regione Marche.Mercato Saraceno è ricordato come luogo di mercati fin dai tempi remoti. In un documento dei 1223 si ricorda che sul Forum Saraceni era concesso ogni diritto di passaggio al Vescovo di Sarsina e si testimonia che il Forum era già di proprietà di Saraceno, figlio di Alberico degli Onesti, antica e potente famiglia di Ravenna, ricordata anche da Dante nella Divina Commedia. E' così svelato il mistero del nome di MERCATO (forum) di SARACENO. Nulla quindi a che vedere con i temutissimi invasori africani se non per l'abitudine di molte famiglie nobili della costa di chiamare, forse scaramanticamente, Saraceno il figlio cadetto. Mercato Saraceno è stato un centro minerario di grande importanza per l'estrazione di zolfo, soprattutto nelle zone più a nord del territorio comunale come la Boratella, Mantennero, Monteiottone e Piaia. Montesasso, una piccola frazione poco distante dal centro storico, era rinomata, dal XV al XVIII secolo, per la fabbricazione delle zolle in terra refrattaria usate negli antichi impianti di fusione del minerale zolfifero. Furono attive, in passato, anche alcune cave di gesso che veniva usato sia come pietra da taglio, sia, previa cottura, come materiale legante. L'attività economica prevalente è sempre rimasta quella agricola che ha resistito al fenomeno dell'abbandono di molti poderi negli anni '50 e '60 di questo secolo.