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Il territorio di Zocca si affaccia sulle valli del Panaro e del Samoggia. Durante le lotte fra i comuni di Modena e Bologna, queste terre conobbero alterne conquiste, per sottomettersi poi, nel 1337, definitivamente a Modena. Durante il feudalesimo, il territorio fu spartito tra i Montecuccoli e i Rangoni. Alla metà dell'800, Zocca, borgata il cui nome deriva da una una ceppaia, fu elevata a Comune. Nel territorio sono numerose le località adatte ad escursioni naturalistiche: le principali sono il Monte della Riva, che si raggiunge percorrendo il Percorso Belvedere, il Sasso di S. Andrea e il Bosco delle Tane. Tra le chiese e borghi antichi si ricordano: la Torre Rangoni di Rosola (sec. XIII), la torre e i resti della rocca di Montequestiolo e il torrione del castello di Montetortore (sec. XIV). Le chiese di maggior interesse, che presentano pregevoli tele e affreschi del '600, sono le parrocchiali di Montombraro e Montecorone (sec. XVII), di Montalbano (di origini medievali, ha un interno a tre navate della metà del '700) e la Pieve di S. Vitale a Missano, Numerosi gli oratori: S. Filippo Neri (inizi sec. XVIII, con notevole paliotto carpigiano in scagliola), Madonna del Rosario (ad avamportico, costruito quale ex voto dalla comunità per la fine della peste manzoniana) e Zocchetta (del 1668, con porticato settecentesco). Antichi borghi caratterizzano il territorio: Montalbano, Montecorone, Dragodena e Zocchetta Vecchia risalgono ai secoli XV e XVI; torri e casetorri cinquecentesche sono ai Fontanini e a Tizzano di Montombraro, all'Usignolo di Montetortore e a Razolè di Montecorone. Meta di una comoda passaggiata è il Santuario della B.V. della Verucchia, che risale al secolo XVII.