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Fiorente centro agro-industriale sito sulla riva sinistra del Panaro. Il nome Marano deriva da terra marna. Dagli scavi effettuati per l'utilizzo di queste terre, considerate grasse e usate per concimare i terreni agricoli, sono emersi notevoli reperti archeologici, testimonianze di una civiltà dell'epoca del bronzo medio e recente (XIII - XIV sec.). Ma la storia più recente di Marano si identifica in quella del suo castello - del quale oggi rimangono soltanto le rovine - la cui data di costruzione è ignota, ma è citato in scritture dell'anno 1100. Marano sul Panaro è comune dal 1860. L'antico borgo medievale si sviluppa verso il colle, sulla cui sommità rimangono i resti delle mura del castello dei Montecuccoli. Piazza Matteotti è il centro dell'attuale abitato di Marano, dove si affacciano il Municipio, l'antico Mulino Montecuccoli (ex centrale idroelettrica e attuale sede del Museo di Ecologia e Storia Naturale) e la Chiesa parrocchiale di S. Lorenzo. Nelle immediate vicinanze del paese si può ammirare il grande complesso padronale-agricolo, di epoca rinascimentale, del Colombarone. Marano gode di altre interessanti testimonianze storiche d'interesse presenti nelle sue frazioni come Denzano, dove si erge un'antica torre, unica vestigia di un castello dell'xi sec., mentre l'abside dell'attuale chiesa parrocchiale è una delle più belle testimonianze del romanico nell'Appennino Modenese. Tra i nuclei rurali più significativi del territorio si ricordano il Palazzotto, Cà Rastelli, Rivara e Casa Bernardoni. Il fiume e la vicina collina offrono una grande varietà di passeggiate ed escursioni nel territorio di Marano. Particolarmente suggestivi sono il Centro naturalistico "Le Cince", il Percorso Natura, il Parco Fluviale, le valli del Rio Torto e del Rio Sassolosco e le Salse di Ospitaletto.