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Albareto prende nome dal vasto territorio montano e boscoso in cui si trova ed in cui, un tempo, si insediarono gli Etruschi, come ne fa testimonianza il cippo funerario che reca inciso il nome del proprietario MI SEPUS (cippo trovato nel pianoro sommitale di Monte Ribone ed attualmente esposto nella sala Archeologica del Seminario di Bedonia) e Liguri, ai quali va l'organizzazione del patrimonio dei beni indivisi, le Comunalie. Sotto l'aspetto politico-religioso Albareto faceva parte dell'antica Diocesi di Luni e in seguito all'insabbiamento di questa Città, a Sarzana. Alla dominazione romana seguì quella dei Goti (V° secolo), quindi quella bizantina (VI° secolo) a nord del Gotra e di Longobardi a sud. I Monaci di San Colombano tenevano varie celle di diffusione del Cristianesimo, ma una vera e propria organizzazione si ebbe con la costituzione delle Diocesi di Luni Sarzana (per Albareto), di Brugnato (per Gotra e Buzzò) e Piacenza (per i rimanenti paesi). Nel Medioevo Albareto seguì le sorti di Borgotaro; tuttavia i rapporti sociali ed economici erano prevalentemente legati a Varese Ligure (La Spezia), dove governavano i Fieschi, i quali nel XV° secolo si insediarono a Borgotaro emanando uno Statuto, che promosse un certo benessere per le popolazioni. Albareto venne costituito Comune nel 1813, fu soppresso il 13 Giugno 1928 e ripristinato dopo la guerra il 31 Gennaio 1946, con un suo stemma, in cui oltre le insegne dei Fieschi (bande rosse e argento) appare la falce della luna (richiamo all'antica Luni) ed un albero di comprensibile significato. E' luogo ideale per villeggiatura ed escursioni alla portato di tutti.