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Rimini, capoluogo della nuova omonima provincia, abbina monumenti di un insigne passato ad una moderna organizzazione turistica. La città venne fondata dai Romani nel 268 a.C. come colonia di diritto latino. Il Medioevo la vide protagonista del proprio destino in qualità di libero comune. Verso la fine del XIII secolo ha inizio la Signoria dei Malatesta che trasformò Rimini in una fucina di cultura ed arte. Da vedere, l'Arco d'Augusto (27 a.C.), Porta onoraria decretata dal Senato ad Ottaviano Augusto: il Ponte di Tiberio (14-21 d.C.) a cinque archi e in pietra bianca d'Istria; il Tempio Malatestiano (XV secolo), capolavoro di Leon Battisti Alberti. Vi si ammira un crocifisso di Giotto ed un affresco di Piero della Francesca. La Chiesa di Sant'Agostino, del XIII secolo, ospita affreschi della scuola riminese del Trecento, mentre Castel Sismondo (XV secolo) risale ai tempi di Sigismondo Pandolfo Malatesta. Su Piazza Cavour si affacciano il duecentesco palazzo dell'Arengo e quello del Podestà (XIV), oltre alla cinquecentesca fontana della Pigna e alla Vecchia Pescheria, del 1747. La Torre dell'Orologio (1500) è in Piazza Tre Martiri, vicina al Tempietto di Sant'Antonio e al Suggestum Caesaris, una colonna che commemora il discorso che Giulio Cesare fece ai suoi eserciti dopo aver varcato il fiume Rubicone.