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Zola Predosa è un Comune dell'Area Metropolitana bolognese che confina con Bologna, Casalecchio di Reno, Sasso Marconi, Monte San Pietro, Crespellano e Anzola Emilia.Il territorio comunale, di 38 km quadrati, si sviluppa lungo la Via Bazzanese, l'antica Via Claudia di epoca romana il cui tracciato, anche se non corrisponde più esattamente a quello odierno, si sovrapponeva alla ancor più antica Via Petrosa, probabilmente di epoca villanoviana, che da Bologna conduceva verso Modena. Le frazioni che compongono il Comune sono: Zola Predosa, Gesso, Gessi, Lavino, Rivabella, Ponte Ronca, Tombe e Riale, Madonna Prati. Oggi gli abitanti sono 16.000. In questi luoghi l'insediamento umano è attestato da numerosi e importanti reperti archeologici già dall'Età del Bronzo. Le culture villanoviana, etrusca e romana sono documentate con reperti che si possono ammirare oggi al Museo Civico Archeologico di Bologna: corredi funebri di particolare pregio del periodo villanoviano, vasi e bellissime figure in bronzo del periodo etrusco come il famoso Efebo ritrovato nel podere Fruga alle falde del Monte Capra. Delle comunità medioevali di Gesso, Zola e Predosa, abbiamo notizie da documenti conservati nell'Archivio di Stato di Bologna e nell'Archivio dell'Abbazia di Nonantola: prima di appartenere al Comune bolognese questi luoghi figuravano fra i possedimenti di Matilde di Canossa.Oggi Zola Predosa sta valorizzando le sue ricchezze naturali, artistiche e architettoniche: la prossima riqualificazione del suo centro, le chiese, le ville, i numerosi esempi di architettura rurale e industriale, la valorizzazione di percorsi ambientali ed enogastronomici nonchè la presenza attiva del Centro Culturale e Museo d'arte Moderna e Contemporanea di Cà la Ghironda e di Palazzo Albergati fanno di questo Comune un polo culturale sempre più importante.