Capacità ricettiva

Camere n. --
Suites n. --
Bagni n. --
Sale Riunioni: --
Sale Convegni: --

Servizi

Clicca sule icone per vedere le immagini ingrandite
Comune dal vasto territorio che si sviluppa attorno al bacino medio-alto del torrente Lavino. Per via della sua estensione e della variabilità morfologica si è verificata una forte eterogeneità nello sviluppo socio-economico di tutte le comunità presenti. A Calderino ormai sono concentrate tutte le attività sociali, politiche, amministrative e la maggior parte di quelle produttive, mentre borghi come Gavignano o Vignola dei Conti sono frazioni quasi dimenticate nella storia e nella tradizione. Monte S. Pietro offre nel suo complesso una notevole gamma di antiche testimonianze. Nella frazione di Amola si trova uno dei gioielli più praziosi dell'arte bolognese: la Via Crucis di MAuro Gandolfi, custodita nella settecentesca chiesa parrocchiale di Amola di Monte. A Monte San Giovanni interessanti da visitare sono: la Chiesa, la Villa ed il Castagneto (XIV-XV sec.). Interessante il complesso monastico, oggi privato, della Badia (nella località che ne prende il nome) che, nell'alto medioevo, era un punto strategico lungo la via Nonantolana. A Mongiorno si possono visitare le vestigia di un antico castello (X/XI sec) al cui interno si trova la seicentesca chiesa di S. Sigismondo e S. Pietro. Sulla via Lavino, in direzione di Montepastore, s'incontra Gavignano, nucleo rurale con chiesa e torre. A San Chierlo si può ammirare la Torre del Paleotto. Nella chiesa romanica di S. Lorenzo in Collina, rinnovata alla fine del '400, interessante è la pala d'altare. Nell'oratorio di S. Lorenzo in Collina, una volta all'anno si può ammirare la Madonna del Castello di Capromazza, scultura policroma lignea del '400, di proprietà privata. Da vedere, infine, la Chiesa di S. Martino in Casola, che custodisce arredi e oggetti liturgici del '600-'700.