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A metà strada tra la città di Ferrara e il mare Adriatico, circa trenta chilometri da entrambi, 3800 anime su di una superficie di 5600 ettari circa, un capoluogo e 4 frazioni; si tratta di Migliarino, centro vivace di mercati agricoli e di bestiame un tempo, ora alla ricerca del suo sviluppo anche industriale. La cittadina sorge proprio nel cuore della Provincia, tra campi coltivati a perdita d'occhio e dal suggestivo cromatismo, immersa nel folto verde degli alberi, come appare a che giunga da qualsivoglia direzione. Già citato negli Statuta Ferrariae risalenti al 1287 come "MILLIARINI", poco più di un borgo di catapecchie in una zona paludosa nel '400, raggiunse una sua dignità civico-urbanistica nel secolo scorso quando, con decreto di Umberto I Re d'Italia, divenne Comune il 2 gennaio 1881. A partire dagli anni '50 e'60 si fece conoscere il fenomeno emigrazione che portò anche tanti ferraresi verso le grandi città industriali del Nord alla ricerca di miglior fortuna; con un brusco passaggio da abitudini di vita agricola a quella metropolitana ed industriale. Sul toponimo molto si è discusso, qui si riportano entrambi le ipotesi che in Migliarino vedono sia il nome di un volatile di palude oppure ne fanno risalire l'origine alla presenza di numerose pietre migliari che corredavano antiche strade; sono ancora infatti reperibili le basole che lastricavano il selciato, alcune delle quali usate come materiale di costruzione per edifici. Un esempio è riscontrabile nel millenario campanile della frazione di Cornacervina.