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Si fa risalire, per costante tradizione, l' origine del paese ad Attone o Azzone, da cui il nome Collazzone, che qui si insediò favorito dai duchi di Spoleto interessati ad affidare a signori fedeli un avamposto così importante per l' accesso e il controllo della valle del Tevere. Sorge su una collina alta 469 metri, in una zona ricca di boschi di querce e di pini e di uliveti, e pertanto ha clima salubre. Per il panorama che vi si gode, la ricchezza del verde e il trovarsi relativamente defilata rispetto alla superstrada che attraversa una parte pianeggiante del suo territorio nella zona di Collepepe, è particolarmente adatta ad ospitare turisti, specie durante il periodo estivo. Venuta meno la tutela del ducato di Spoleto, il castello di Collazzone comincio a subire la pressione della vicina Todi, tutta protesa verso una politica di espansione, che lo distrusse nel 1220 e poi ancora l' anno successivo rase al suolo i casali ancora intatti. Il 15 maggio 1250 "dominus Sanguignus Tudini", proprietario di quelle che dovevano essere poco più che macerie e case e mura in fase di ricostruzione, vendette il tutto ad Enrico di Paolo, sindaco e procuratore del comune di Todi per 2.500 libbre buone di denari lucchesi e senesi piccoli. Nel 1271 il castello venne distrutto dai ghibellini di Todi comandati da Guglielmo de' Pazzi podestà, nel 1331 vi si rifugiarono 500 cavalieri e 8000 fanti per muovere guerra a Todi, nel 1382 Collazzone si dette in signoria a Oddo e Pandolfo Baglioni di Perugia. Riconosciuta nel 1446 la signoria di Eugenio IV, il castello venne fortificato da Malatesta e Giovan Paolo Baglioni, la cui famiglia vi esercitò i suoi diritti fino al 1647 quando il paese passò sotto la diretta amministrazione pontificia. Dal 1808 al 1814, inserito nel Dipartimento del Trasimeno dall' amministrazione francese, fu sede di un vice-governatore, con la Restaurazione divenne comune indipendente; l' autonomia venne poi confermata con l' Unità d' Italia. Uno dei figli più importanti di Collazzone fu il beato Simone, appartenente alla famiglia Todini da cui discese anche quel Sanguigno che nel 1250 vendette il castello a Todi. Nato nel 1208, divenne seguace di San Francesco a soli 14 anni; fu da questi inviato in Germania come ministro generale dell' Ordine, tornatone divenne ministro della Marca e dell' Umbria. Morì nel 1250 nel convento di San Simone a Spoleto, dove si conservano gli atti del suo processo di beatificazione. E' ricordato a Collazzone il 14 aprile. Il paese conserva ancora le mura medievali e le piccole, strette vie, ricordo dell' antico assetto urbanistico.