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Massa sorge alle falde occidentali delle Alpi Apuane.
L'economia locale si basa prevalentemente sull'attività di numerose industrie operanti nei settori marmifero, meccanico, chimico, alimentare, cartario e del legno.
Il nome della località deriva dal latino "massa", con il significato di "tenuta agricola", con riferimento a un vasto possedimento terriero.
Il primo documento che attesta l'esistenza del borgo risale all'anno 882, quando esso si trovava già sotto l'influenza dei Vescovi di Luni. Nel corso del XII secolo Massa si consolidò come feudo fortificato degli Obertinghi lungo una strada situata alle pendici delle Alpi Apuane. Fino a metà del XVI secolo il borgo venne dominato dai Malaspinama fu sotto il governo dei Malaspina Cybo Massa che ritrovò la sua stabilità politica e ciò favorì anche lo sviluppo delle attività di estrazione marmifera. Nel 1741, con il matrimonio tra Maria Teresa Cybo e Ercole dEste, Duca di Modena, il territorio entrò a far parte dei possedimenti di quest'ultimo, perdendo dunque la sua autonomia. Alla fine dello stesso secolo la proprietà di Massa passò a Maria Beatrice d'Austria, la quale vi governò fino all'invasione del territorio operata dalle truppe francesi di Napoleone Bonaparte. Nel 1806 il borgo di Massa venne annesso ai possedimenti della Repubblica di Lucca e concesso in feudo a Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone Bonaparte. Dopo la risoluzione dell'occupazione francese, la proprietà di Massa ritornò al Ducato di Modena, retto dagli Estensi, del quale fece parte fino all'Unità d'Italia avvenuta nel 1861 ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.