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Arroccato sul contrafforte fra l'Ete vivo e il torrente Lubrico, Monteleone entra nella storia - come gran parte dei paesi della zona - con la presenza dei farfensi e diviene comune nel medioevo. Vanta ancora resti di mura castellane e il nucleo abitato presenta immutati aspetti di sapore medioevale. Di particolare interesse è la torre, ad esagono irregolare, del sec. XIII, già elemento centrale dell'antico castello, cui è unita la parrocchia di San Giovanni Battista. All'interno di questa sono conservate una croce astile sbalzata in argento, opera di Bartolomeo da Montelparo (1524) e due tavolette, Madonna e S.Giovanni, di scuola crivellesca. Figlio illustre di Monteleone di Fermo è stato Pietro Consolini, che fu compagno di San Filippo Neri, cui successe in qualità di preposto nella Congregazione di Roma.