Capacità ricettiva

Camere n. --
Suites n. --
Bagni n. --
Sale Riunioni: --
Sale Convegni: --

Servizi

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Il territorio del Comune di Bedonia è estremamente vasto (16.783 ha), diviso tra le alte valli del Taro e del Ceno, e comprendente le vette più alte dell’Appennino Ligure-Emiliano, come il Monte Penna (metri 1735), il Monte Tomarlo (metri 1602), il Monte Maggiorasca (metri 1799), il Monte Nero (metri 1752) ed il Monte Pelpi (metri 1480). Escludendo questa ultima cima,si nota come le altre appartengano tutte alla formazione ofiolitica del Monte Penna, la più estesa della provincia . Il turismo particolarmente fiorente nei periodi estivi, è una fonte di primaria importanza oer l'economia di Bedonia. D'estate, infatti raggiungono queste zone , desiderosi di trascorrere un periodo di riposo e di tranquillità o di impegnarsi in suggestive escursioni , numerosi turisti, che pososno godere delle bellezze naturali, ma anche di attrezzature alberghiere e sportive di tutto rispetto. Il paese infatti vanta strutture quali piscina, campi da tennis, da calcio , da basket, da pattinaggio, da pallavolo, due palestre e un accogliente camping dotato di serviizi e comodità. A partire dall'anno 2002 è stato istitutuito l'Ufficio Turistico Comprensoriale "Alta Val Taro" che riunisce i Comuni di Bedonia, Compiano e Tornolo, e che cura le manifestazioni durante tutto l'anno. Bedonia è nota a molti per la sua cucina saporita e gustosa, che regala un’infinità di ricette tradizionali basate sugli alimenti di una terra generosa. Ispirata da certi piatti famosi della Liguria, come le succulente torte sapide, la cucina bedoniese si serve delle numerose prelibatezze del suo territorio. La caratteristica della cucina bedoniese non si limita alla preparazione dei cibi, ma prosegue nella cottura, fino a pochi decenni fa costituita non solo dal fuoco a legna nel camino o nel forno e da quello di carbone vegetale nel fornello, ma anche dall’uso di spiedi, di pietre roventi e da un’articolata serie di tegami in terracotta e rame. Cucina legata si alla tradizione, ma propensa all’apertura verso il “nuovo”. Grazie a vie che attraverso l’Appennino, si collegavano all’Europa Settentrionale e al Mar Mediterraneo per poi entrare in contatto con lontani ed esotici territori, Bedonia è riuscita a conoscere ed accettare prodotti insoliti e sconosciuti, prima utilizzati con una certa diffidenza, poi apprezzati e introdotti a pieno titolo nella cultura culinaria di Bedonia, come la famosa patata di Selvola.