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Parrano, borgo di origine etrusca, si sviluppa in maniera rilevante nel Medioevo a partire dal castello, costruito intorno all'anno Mille su rovine romane. Prima di divenire un libero comune nel 1500, fu dominato dapprima alla vicina Orvieto e, successivamente, da varie Signorie locali. Immerso nella collina umbra, oltre ad essere luogo di notevoli produzioni agricole, è anche meta turistica grazie alla presenza di numerose sorgenti di acqua minerale, utilizzate nelle cure idropiniche. Copyright 2002-2005 © Skip Web Design webmaster@coloridellumbria.net Colori Dell'Umbria L'origine del nome di Parrano sembra derivare da "parra" definizione latina dell'Upupa, lo splendido uccello dalla variopinta cresta che popola i boschi di queste zone.Borgo di forma allungata su un crinale a sinistra del Chiani. Non lontano in località Tane del Diavolo si trova il sito preistorico più antico del territorio orvietano formato da un complesso di grotte frequentate dal Paleolitico superiore all'Età del bronzo finale.Il borgo sorse in funzione del castello dell'XI secolo, che fu costruito intorno al 1000 su preesistenti rovine romane e che costituiva un importante cardine del sistema difensivo e di avvistamento delle fortificazioni orvietane.Fu proprietà delle famiglie dei Fillippeschi e Monaldeschi subendo nel 1387 il saccheggio da parte dei vicini centri di Montegabbione, Letona e Monteleone e nel 1394 ad opera del Conte di Montemarte, signore di Montegabbione.Dal secolo XV entrò nell'orbita dello Stato Pontificio seguendo la sorte degli altri comuni fino al 1860 in cui entrò a far parte del Regno d'Italia.