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Empoli si trova in una piana formata dall'Arno e bonificata al tempo dei Romani. Il territorio comunale, che è delimitato a Nord dall'Arno e ad Ovest dall'Elsa, diventa collinare allontanandosi da questi corsi d'acqua. Da alcuni scavi archeologici risulta che il centro storico di Empoli fu abitato fin dalla prima età imperiale e continuò ad esserlo in modo continuativo fino al IV sec. d. C.; le eccedenze agricole dettero vita in questa fase ad una forma di commercio fluviale, a cui si accompagnava la produzione locale di anfore. Va fatta inoltre risalire ai Romani la bonifica della piana di Empoli che è ancora riconoscibile in alcuni particolari della disposizione delle strade vicinali e dei fossi della zona. Nella Tabula Peutingeriana del IV secolo d.C., Empoli è indicata, con il nome In Portu, come porto fluviale lungo la via Quinctia che da Fiesole e Firenze portava a Pisa. Ad Empoli si incrociava anche la via Salaiola, che proveniva da Volterra ed era utilizzata per il trasporto del sale proveniente da quella città. Dal secolo VIII d.C. andò costituendosi intorno al castello come cittadina, nota con il nome di Emporium o Empolis. Divenne parte dei possedimenti dei conti Guidi nel 1119. Nel 1182 entrò a far parte dei domini del comune di Firenze. Nel 1260 il trionfo del partito ghibellino a Firenze e in Toscana grazie alla battaglia di Montaperti portò al famoso congresso di Empoli nel quale Farinata degli Uberti si oppose alla distruzione di Firenze e alla dispersione dei suoi abitanti nella piana di Empoli (Dante, inf, X). Divenuta Empoli un'importante fortezza, fu saccheggiata ripetutamente. Nel 1530, con il saccheggio da parte delle truppe imperiali, fu praticamente decisa la sorte della Repubblica fiorentina.