Capacità ricettiva

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Serramazzoni segna la fine della pianura e l'inizio del territorio del Frignano, dove la collina si fa definitivamente montagna. La cittadina possiede buone strutture ricettive e numerosi impianri sportivi. Il territorio si presta alle escursioni e piedi, a cavallo e in mountain bike. Il territorio è ricco di spunti interessanti sotto il profilo ambientale: dalle suggestive Cascate del Rio Bucamante, che creano ai piedi di Monfestino una nicchia ecologica per la flora e la fauna ittica, agli affioramenti di rocce vulcaniche dei "Sassi" di Varana, massicci ofiolitici che rappresentano un'ottima palestra per l'arrampicata sportiva, alle orchidee del Monte Pizzicano. Il paese nasce all'ombra dell'antico capoluogo di Monfestino, antico borgo ben conservato situato su una rupe panoramica Serramazzoni acquista importanza con l'arrivo della Via Giardini, che unisce Modena a Lucca, e diventa sede comunale con l'Unità d'Italia. La maggiore emergenza architettonica è la Pieve romanica di Rocca S. Maria, donata nel 1108 da Marilde di Canossa al Vescovo di Modena, dalle caratteristiche colonne rachitiche a capitelli eterogenei; interessanti e suggestivi, oltre alla trecentesca Torre della Bastiglia di Ligorzano, i borghi e i castelli medievali di Monfestino e di Pompeano, quest'ultimo edificato su una rupe ofiolitica. Nel capoluogo meritano una visita la Chiesa della Madonna di Pompei, l'Oratorio di Piazza e l'abitato di Ca' Mazzoni. Ancora, nelle frazioni, i borghi di Faeto e Valle, Ca' Poggiolo e la Chiesa di S. Urbano a Granarolo, la settecentesca Stazione di posta di Montagna e la torre del XIV secolo di Riccò.