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Sorbolo non è una cittadina d’arte e la sua storia non ha riscontro eclatante nell’architettura urbana o militare dei tempi passati: poche anche se non indifferenti, sono le tracce che l’uomo ha lasciato. La sua storia, è scritta soprattutto sul territorio, nella sua regolamentazione idraulica ed agraria, nella compravendita di terreni e prodotti, nelle coltivazioni che si sono succedute, nelle vie che lo attraversano, nei ponti sull’Enza. Il primo documento in cui si cita "Sorbulo" è dell’ anno 835 a firma della regina Cunegonda per la costituzione della dote del Monastero di S. Alessandro. Nel 1806 Sorbolo è stato istituito come Comune all’interno di un riassetto politico-territoriale voluto da Napoleone che operò un radicale cambiamento istituzionale nominando "Maire", aggiunti e consiglieri. Attribuì ai Comuni territori e funzioni quali la sanità e l’istruzione, l’uomo del popolo divenne "cittadino" con diritti e doveri: era nato il "Comune Moderno". Oggi Sorbolo è conosciuto come realtà dinamica sostenuta da una rete capillare di servizi al cittadino, caratterizzata da comode vie di accesso e da un tessuto produttivo formato da piccole e medie aziende tecnologicamente avanzate. Sorbolo è in grado di coniugare un ambiente rilassante, tipico della campagna, con la comodità di accesso alla città. Gli standard urbanistici (parcheggi, strade, verde pubblico) contribuiscono a determinare un buon livello di "qualità della vita". Sorbolo ha una delle biblioteche più moderne della provincia con dotazione multimediale e settore infanzia che organizza annualmente una stagione ricca di eventi culturali e ricreativi. Una delle prerogative del paese è quella di avere un volontariato consistente ed attivo. Ed è proprio grazie a questa presenza che è possibile vedere realizzate decine di manifestazioni lungo tutto il corso dell'anno.