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Con una superficie comunale di 45,28 kmq, il comune è tipico paese di montagna, situato a pochi metri dalla vetta del Monte Pizzuto e a pochi chilometri dal Molise. Assolutamente da visitare i resti dei due templi italici. Proprio i templi dimostrano che il borgo ha origini molto antiche. Sede di remoti e importanti insediamenti abitativi, attestati da reperti di origine preromana, romana e medievale e dall'imponente complesso cultuale che vi fu eretto, nel II secolo A.C. Del paese si ha menzione dalla metà dell'XI secolo; come Schavis e Sclavi, compare nel Libro delle Decime del 1309 e in quello del 1328. A fine Settecento era feudo dei Caracciolo di San Buono. Ultimo paese d'Abruzzo, al confine con il Molise, sulle pendici del Monte Pizzuto. Nei dintorni, in località Colle della Torre, su di un terrazzo a 900 metri di altezza, si trovano i resti di un importante complesso cultuale italico, realizzato in due fasi edilizie. Nella fase a cavallo tra III e II secolo vi fu la costruzione del muro, a blocchi squadrati, che sostiene l'area terrazzata e quella del tempio maggiore; la seconda fase, databile intorno agli anni 90-80 a.C., vide la costruzione del tempio minore e dell'altare antistante. Nella frazione di S. Martino si trova una fontana che la tradizione ritiene propiziatoria del latte nelle nutrici.