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Il Comune di 15,87 km2, con 2895 abitanti, è un piccolo borgo adagiato sul declivio di una ampia e dolce collina, a ridosso del Parco nazionale della Maiella a 30 minuti di macchina dalla costa adriatica. 1 Casalesi (così si chiamano i 2.800 abitanti di Casalincontrada) amano stare al passo con i tempi, ma con giudizio, apprezzano i vantaggi, ma non gli eccessi della modernità. Perciò hanno avuto cura di rendere il loro piccolo, delizioso paese accogliente e confortevole, ma stando bene attenti a mantenerlo tranquillo e vivibile, vivace ma non frenetico. Così, il visitatore che si aggira per le caratteristiche "ruelle" o sosta nelle luminose piazzette del centro storico si trova pian piano immerso in un'atmosfera piacevolmente trasognata. E con un po' di fantasia può immaginare di incontrare le ombre antiche di Federico 11, alla cui volontà si deve la costruzione dell'originario Castrum Casalis, oppure dei De Plesciaco, remoti signori francesi dell'antico casale, o, ancora, degli Orsini, dei Caracciolo; o di quel barone Giovan Battista Del Giudice, gran signore di Amalfi, che per 4000 ducati comprò Casalincontrada dai Caracciolo e, conquistato dalla bellezza e dalla salubrità del posto, ne fece la propria residenza. Nomi e glorie degli antichi signori di Casalincontrada, svaniti come fantasmi al primo albeggiare del secolo dei lumi, quando inizia la storia moderna di Casalincontrada. Una storia minore, appartata, capace però d'aprirsi alla cultura europea con il suo massimo ingegno, quel Cesare de Lollis che a cavallo tra '800 e '900 stupì i grandi intellettuali dell'epoca (Croce, Gentile, Vossler) per l'ampiezza e la profondità dei suoi interessi culturali (letteratura, linguistica, storia) e la straordinaria padronanza di ben otto lingue. Una storia che ha lasciato preziose testimonianze artistiche e architettoniche a Casalincontrada.