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Posta su un belvedere naturale di colli che spazia dalle cime del Gran Sasso d'Italia al mare, è da alcuni storici identificata con "Àngulus", (altri pensano che tale origine spetti alla vicina Spoltore): abitato vestino e romano che i longobardi avrebbero ricostruito lasciandovi il culto dell'Angelo, lo stemma comunale e il toponimo. Nel 1239 fu rasa al suolo per ordine di Federico II e i suoi abitanti furono dispersi in tre casali. L'intero medioevo e buona parte del '400 furono segnati dai contrasti di natura politica e religiosa con i centri vicini di Penne e Atri. Nel 1814 dette vita a moti antimurattiani: i patrioti furono fucilati a Penne, e le loro teste appese alle porte dei paesi di appartenenza. Ma fu anche in quel secolo che furono istituite la prima Cassa di Risparmio d'Abruzzo e la prima Scuola normale del regno d'Italia. Tra i personaggi illustri va ricordato Pasquale Baiocchi, vero mago dei fuochi pirotecnici. La struttura urbanistica del centro presenta aspetti medievali nella pianta a spina di pesce, attraversata dal corso su cui converge da entrambi i lati una serie di stradine e vicoli; il tutto chiuso entro la cinta muraria e le porte, parzialmente conservate. Il monumento di maggiore interesse è la Collegiata, dedicata a S. Michele arcangelo; fondata prima del Mille, fu ricostruita nel '300 e ampliata in età rinascimentale. Tra gli edifici in laterizio, le cui strutture ed elementi decorati vanno dal '300 all'800, si segnalano un palazzo del '400 con aperture in pietra scolpita ed una serie di antichi e pregevoli edifici religiosi. Nei dintorni di Città Sant'Angelo è stato istituito nel 1990 un Parco territoriale attrezzato, con annesso Orto botanico.