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La leggenda: Secondo una certa favolistica, "mitologizzante" e dal chiaro gusto umanistico, le origini di Staffolo risalirebbero a Staphilo, figlio di Arianna e Teseo, famosi protagonisti della leggenda del Minotauro e del labirinto di Dedalo. Divenuto pastore di greggi alle dipendenze di Oeneo, re dell'Etolia, Staphilo, scopri casualmente l'uva e inventò il vino. Unitosi poi ai Pelasgi diretti dall'Etolia in Italia, sbarcò alla foce dell'Esino e, alla ricerca di terreno idoneo alla coltivazione dell'uva, risalì fino ad un colle dove fondò Staffolo. Le origini: Ma al di là di ipotesi mitiche, testimonianze locali di antichi insediamenti di origine pre-romana e romana ci vengono invece da alcuni reperti archeologici; i più antichi risalgono al paleolitico (selci, punte di frecce ecc.) e sono stati rinvenuti sia in località Follonica sono emerse dal terreno due statuine bronzee. La prima è un bronzetto a figura umana di fattura umbro-sabellica, collocabile intorno al VI secolo a.C. e raffigurante un guerriero in assalto (c. d. guerriero di Staffolo); la seconda è una statuina bronzea etrusca di giovinetto con dedica incisa a carattere "umbreggiante" descritta anche dal Mommsen, conservata nel Museo Archeologico di Firenze. In località Cavalline invece sono stati ritrovati in passato dei frammenti di rilievi funerari con iscrizioni di epoca repubblicana (II o I secolo a.C.). L'ipotesi storica più probabilesulle origini dell'abitato di Staffolo, quale poi si è evoluto nella forma attuale, è quella che ritiene che il centro sia sorto nel VI - VII secolo d.C., probabilmente su un preesistente villaggio romano (vicus) con funzioni di presidio militare. Un' altra ipotesi, meno accreditata, suggerisce la possibilità che esso sia sorto invece come stanziamento di profughi fuggiti dai paesi vicini, distrutti durante la guerra greco-gotica (metà del VI sec. d.C.). Etimologia di nome e stemma: Secondo una certa favolistica, molto amata nel XVI secolo, il nome di Staffolo sarebbe legato alla produzione del vino, che da sempre distingue questo paese, facendolo derivare dal vocabolo greco staphilé, grappolo d'uva. Un'altra ipotesi, anch'essa poco probabile, vede nel nome di Staffolo il riflesso della conformazione topografica del centro murato che tuttora conserva la vaga forma di una staffa da cavalcatura; l'ipotesi scaturisce dallo stemma comunale che, già nel 1250, riportava al centro il simbolo della staffa: bandeira rubra cum staffa alba. L'ipotesi più credibile sull'origine del nome è invece quella che fa risalire il toponimo alla dominazione longobarda (569-774 d.C.). In quel periodo Staffolo era infatti un luogo fortificato sulla linea di confine fra il Ducato di Spoleto (a cui apparteneva) e la pentapoli annonaria bizantina. Il nome di Staffolo potrebbe derivare allora dal termine staffal, con il quale i Longobardi denominavano il "palo" di confine o cippo. Per estensione però staffal designava pure un incrocio di strade e non è escluso che sia proprio da questo secondo significato che derivi il nome. Un indizio a supporto di questa tesi potrebbe essere la presenza della chiesa parrocchiale dedicata a S. Egidio, patrono del paese. Le chiese dedicate al Santo, veneratissimo nel medioevo in tutta Europa, venivano generalmente costruite nei pressi di incroci stradali, dove oltretutto si tenevano importanti fiere; i viandanti potevano così visitare le chiese mentre i loro cavalli veniveno ferrati dai fabbri nelle vicinanze, anch'essi sotto la protezione di Sant'Egidio.