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Montescudaio è un piccolo borgo antico accoccolato su un colle proteso verso il mare che dista 10 km. da Cecina (LI), circa 45 km. da Livorno e 110 km. da Grosseto. Conta 1710 abitanti, di cui 1000 concentrati nel centro storico, e si “erge” 242 metri sul livello del mare. Il nome di Montescudaio viene dal latino “Mons Scutarius o Mons Scutaris” ma l’insediamento risale probabilmente all’epoca villanoviana, visto che il reperto più antico è un’urna cineraria etrusca di quest’epoca (VII° sec. a.C.).I primi documenti storici risalgono all’anno 1000, quando il Castello apparteneva ai conti pisani Della Gherardesca. Con recenti scavi poi sono venuti alla luce reperti archeologici dell’epoca romana, con tombe “alla cappuccina” e un forno. Le mura castellane e l’antica badia di Santa Maria sono invece di epoca medievale. Dal 1406 Montescudaio si costituì poi in Comune, sottomettendosi con statuti propri alla repubblica di Firenze ottenendo l’estromissione dei conti Della Gherardesca. L’epoca del Comune terminò nel 1648, quando i Medici concessero il feudo di Montescudaio ai marchesi Ridolfi, che continuarono anche sotto i Lorena fino al 1749, data ufficiale di abolizione dei feudi. Poi, dal 1861, Montescudaio seguì le vicende dei Comuni del Regno d’Italia. Nel 1846 un fortissimo terremoto distrusse l’agglomerato delle case più antiche del Castello, compresa la chiesa abbaziale di Santa Maria. Con l’aiuto della popolazione, una grossa sovvenzione da parte del Granduca e l’opera del solerte Abate Quirino Bussotti e del dott. Benedetto Cancellieri il paese, nel giro di 10 anni, risorse dalle rovine del sisma.