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Montignoso sorge alle pendici delle Alpi Apuane, a riosso della costa della Versilia. L'economia locale trae la sua ricchezza dall'attività di estrazione e lavorazione del marmo e dalla produzione di cereali, ortaggi e olive. Notevole è anche il turismo balneare, grazie alla bellezza del mare e delle coste. Il nome della località deriva dal composto di "Monte" e "Tignoso", quest'ultimo nel significato di "scabro". Le prime notizie storiche documentate in atti ufficiali del tempo risalgono al periodo altomedievale. Un atto notarile del 753 documenta la donazione di un castello sito in località Montignoso all'abate Anselmo di Modena da parte del fratello, il re longobardo Astolfo. Nel corso del Medioevo la comunità di Montignoso si radunò attorno al castello e vennero costruite le prime abitazioni. Nel 1202 la famiglia degli Aghinolfi ottenne il possesso del castello, che venne restaurato e fortificato per la sua posizione strategica su un altura alle pendici delle Alpi Apuane. Esso è considerato oggi una delle più importanti costruzioni militari di tutta la penisola. La storia del borgo di Montignoso si lega a quella della famiglia Aghinolfi fino all'avvento al potere, nel Settecento, della famiglia lucchese dei Giorgini. I Giorgini costruirono a Montignoso una splendida villa che fu frequentata da noti intellettuali e personaggi politici dell'Ottocento. La famiglia Giorgini mantenne il controllo di Montignoso fino al 1861, quando la città venne annessa al Regno d'Italia ad opera del Re Vittorio Emanuele II di Savoia.