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Vergemoli sorge nel territorio della Garfagnana, lungo la valle del torrente Turrite di Gallicano. L'economia locale si basa prevalentemente sulla produzione di cereali, foraggi, patate, castagne e sull'allevamento degli ovini. Il nome della località deriva con tutta probabilità dal nome proprio di persona "Virgemulo", al quale venne associato il doppio genitivo "Veri" o "Viri". La fondazione del borgo di Vergemoli avvenne durante l'Alto Medioevo e nel corso dei secoli successivi esso si consolidò fino a assumere il suo aspetto attuale. Sin dal principio Vergemoli venne dominato da famiglie di nobili sottoposte alla diretta influenza della potente città di Lucca. Fino al XV secolo il borgo, oltre a vedersi alternare al governo potenti signorie feudali, fu costretto a subire le lotte di potere tra le città di Firenze, Pisa, Lucca e Modena che in quel periodo interessavano tutto il territorio della Garfagnana. Gli Estensi ristabilirono un clima di pace che permise alla popolazione di Vergemoli di sviluppare la propria economia, incentrandola prevalentemente sull'agricoltura. All'inizio del XVII gli Estensi avviarono i lavori per la ristrutturazione del borgo e per il potenziamento delle antiche fortificazioni difensive. All'inizio del XIX secolo la dominazione estense venne interrotta dall'invasione del territorio operata dalle truppe napoleoniche che occuparono l'intera area fino al 1814, anno in cui Vergemoli ritornò nuovamente nelle mani degli Estensi. Nel 1861 Vergemoli venne annessa al Regno d'Italia dal Re Vittorio Emanuele II di Savoia.