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Cicala è un paese della presila Catanzarese, dista 32 km dalla città di Catanzaro ed è servito anche dalla Ferrovia della Calabria, ha un altitudine di 845 metri sul livello del mare, ed è circondato da alberi di castagno e querce, la popolazione è di circa 1.200 abitanti. Il Santo Patrono è San Giacomo Maggiore Apostolo, che si festeggia il 25 luglio, in occasione di questa giornata, dedicata al Santo, si svolgono festeggiamenti religiosi e civili, che fanno accorrere numerose persone tra le quali ci sono i Cicalesi che, per lavoro sono emigrati in Nord Italia ,in altre Nazioni Europee ,in America ed e Australia. La processione, come festeggiamento religioso ha inizio nel primo pomeriggio, la Statua del Santo Patrono esce dalla Chiesa e viene portato dai fedeli a spalla, per tutte le strade e vie del paese, e la gente, durante tale percorso, attacca la propria offerta sui nastri del Santo. Ai festeggiamenti religiosi , si affiancano le manifestazioni civili con la presenza di una fiera mercato, intrattenimenti musicali sia nel giorno della vigilia che nella sera della festa ., ed un finale con dei fuochi pirotecnici. Per chi volesse visitare il paese, vi è la possibilità di soggiornare in Agriturismo, presso un’ Azienda "Valle dello Sceriffo. Fondato nel 1595 da Giovanna Castriota, madre di Francesco Maria Carafa, Duca di Nocera. Infeudato a Carlo Cigala nel 1610, tramutò il nome da CASTRIOTA in CIGALA poi CICALA. Subì gravissimi danni durante il terremoto del 1783. Nel 1806, in seguito ad un grave atto di ribellione, fu assediata ed incendiata dai Francesi. Il Comune di Cicala, con un territorio di 908 ettari (9,08 Kmq), appartiene alla Provincia di Catanzaro e confina a Nord con il Comune di Carlopoli, ad Est con il Comune di Sorbo San Basile, a Sud e ad Ovest con il comune di Gimigliano. Il territorio comunale si presenta allungato secondo la direzione Sud-Nord delimitato praticamente dai percorsi dei torrenti "Sant’Elia" e "Pomo" ad Est e "Vecchiarelli" e "Corace" ad Ovest, che, scendendo dalla Sua, costituiscono il sistema idrico principale del territorio comunale; territorio caratterizzato da una pressoché uniforme ascensione di quota che passa da un minimo di 550 mt. s.l.m. della punta più a valle (presso la congiunzione dei fiumi Pomo e Corace prima menzionati, in località "Due Fiumi" - "Dijumura" nel nostro dialetto) ad un massimo di 1088 mt. s.l.m. della parte più alta, il monte Monticello (.xU munticiellu"). Dal punto di vista dei rilievi il territorio presenta tutte le caratteristiche della zona montuosa della Piccola Sua, cui praticamente appartiene, solcata da profondi avvallamenti torrentizi. L’uso del suolo è prevalentemente caratterizzato dalla presenza di castagneti e di querceti, ed in parte da vigneti, seminativi arborei in genere, boschi cedui (nella fascia territoriale compresa fra le località Volta del Torno, Pietro Gualtieri e Cintarella). Il clima infine è caratterizzato da una media ventosità e da una particolare piovosità che contribuisce, insieme alla già abbondante dotazione idrica, alla formazione delle zone verdi boschive che caratterizzano tutta la zona.Il territorio comunale, oltre a far parte della Comunità Montana dei Monti Reventino, Tiriolo e Mancuso.