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Il Comune ha origine greca: monete e frammenti d’antichi edifici lo confermano. Alcuni fanno derivare il nome della Città antica situata in parte nel fondo Maiurizzuni ed in parte nel fondo Giudice Amaro. Altri sostengono aver preso il nome dal Convento si S. Morone , che fu distrutto dal terremoto del 1783 insieme col monastero appellato Abbazia di S. Nicola. Le primitive notizie lo ricordano qual Casale di Squillace , di cui seguì le vicende. Perciò sottostette agli stessi dominatori , da Giovanni di Monfort alla famiglia Marzano (1314) , ai d’Aragona (1464) , ai Borgia cui appartenne dal 1494 alla prima metà del secolo XIIII , allorquando venne infeudato ai De Gregorio che lo tennero fino al 1806. Altre notizie lo fanno risalire ai tempi della Gallia. Esso fu fondato dai Padri Basiliani che lo colonizzarono mediante piantagioni di numerosi uliveti, castagneti e vigneti. Con l’invasione dei barbari venne distrutto , parte dei Padri Brasiliani vennero uccisi.Il terremoto del 1833 provocò la morte di 4 persone e vi fece danni per il valore di 60 mila ducati. Durante i moti del 1799 fu ostile ai repubblicani, che contrastò impedendo che venisse piantato l’albero della libertà. In quel tempo , nella prima organizzazione amministrativa , venne compreso nel cantone di Catanzaro; con l’ordinamento francese del 1806 venne incluso nel cosiddetto Governo di Squillace e costituito Comune autonomo nel 1816. Nel 1833 , riportato a frazione , veniva aggregato al Comune di Squillace dal quale veniva staccato nel 1850 per riacquistare l’autonomia. Fu danneggiato dal terremoto del 1905. Il paese conserva notevolmente le sue caratteristiche di agglomerato formatosi lentamente in varie epoche,mostrando questi segni particolarmente nella Chiesa Parrocchiale di Santa Barbara.