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San Mauro Forte: l'origine di San Mauro Forte risale all’XI secolo, quando sulla rupe tufacea su cui sorge l’abitato si insediarono una abbazia benedettina soggetta alla giurisdizione del vescovo di Tricarico ed un barone vassallo del conte di Montescaglioso. Tale barone oltre a costruirvi il proprio palazzo intorno all’anno 1100 fortificò tutto l’abitato, erigendo sul lato orientale della rupe una torre a tre piani oggi situata al centro della piazza principale del paese e per secoli simbolicamente riprodotta in dipinti e stemmi familiari. L’accesso al paese era assicurato da quattro porte principali: porta Piazzile ancora oggi presente nelle mura nord-occidentale dell’abitato, il portello del barone, porta S. Lucia e portello Jodice andate distrutte (esistono ancora i ruderi). Ad ovest, dove la rupe si presentava morfologicamente più accessibile, era stato scavato un fossato successivamente riempito, che oggi costituisce largo Monastero. In questa piazza è situata la chiesa omonima, detta anche dell’Annunziata, eretta su un terreno donato nel 1483 ai Francescani Minori Conventuali, i quali costruirono anche un Convento molto grande. Questo, anche se incompleto, ha 5 piani ed occupa, con i cortili ed il chiostro, un’area di oltre 4000 metri quadri, Il cosiddetto “grottone dei monaci”, un ipogeo usato per la vinificazione, misura da solo 300 mq. Il convento, requisito ai frati con decreto di Gioacchino Murat del 1809, è ora proprietà privata di molti cittadini ed in passato è stato adibito a caserma prima dai Borboni poi dall’arma dei carabinieri.