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Marsicovetere ha origini molto antiche, confermate dai resti, ancora oggi visibili della civiltà che popolò per la prima volta quest'area. Quando nel VII secolo i romani distrussero la vicina città di Vestina, questi luoghi accolsero i profughi, che in massa si spostarono sulla montagna dove oggi sorge Marsicovetere, per trovare rifugio. Il nome di Marsicovetere pare che abbia origine da un'altra etnia che si insediò nel territorio: i Marsi. Questi provenivano dalla Marsica, territorio degli Abruzzi, scesero in Lucania e si stabilirono qui dando origine alla città. Nell'anno Mille, Marsicovetere fu una importante Contea, e fu feudo di varie casate principesche. Dal 1498 al 1621 appartenne al Principe Giovanni Caracciolo che lo ebbe in dono da Re Federico d'Aragona. Ai Caracciolo successero, per un breve periodo i principi Di Palma ma dopo breve tempo il feudo venne riacquistato dai Caracciolo che lo governarono fino al 1777. Nell'anno 1857, in Basilicata, vi fu un terremoto di proporzioni catastrofiche ed anche Marsicovetere ebbe gran parte del suo tessuto urbano distrutto e molte vittime fra la popolazione. Pazientemente e con la laboriosità che ha sempre distinto queste genti, venne ricostruito ciò che la furia della natura aveva distrutto. Oggi Marsicovetere è una cittadina che per la sua posizione geografica e per le caratteristiche del suo centro storico possiede peculiarità uniche e irripetibili che si manifestano nella bellezza del suo panorama, dove i colori delle case si confondono con quelli della montagna che sorge alle loro spalle come un grande scudo naturale. Camminando nei vicoletti del centro si legge ancora intatto il tessuto medievale con una miriade di piccole strade, scale e ripide salite che ci portano alla mente tempi lontani in cui gli spazi costruti dall'uomo si adattavano all'orografia del luogo, divenendo un tutt'uno con la natura circostante.