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San Secondo Parmense è un comune di 5.028 abitanti della provincia di Parma. Adagiato sulla sinistra del Fiume Taro, inserito in un'area a preminente vocazione agricola, San Secondo e il suo territorio conservano ancora il primordiale fascino delle località fuori dalla modernità. Si arriva infatti sempre da lunghi rettilinei che danno il senso della vasta e aperta pianura padana. Il capoluogo è costituito da un nucleo compatto, con assetto viario regolare, gli assi centrali perpendicolari ed accompagnati, in buona, parte, da suggestivi "portici". L'asse est - ovest sfocia nel castello. San Secondo ha origini antichissime, testimoniate in età moderna, dal rinvenimento dei tipici insediamenti terramaricoli. Bisogna attendere il periodo romano per assistere alla reale colonizzazione del territorio, che si consolida in epoca medioevale. Solo nell'894, in un diploma del Re Arnolfo che elenca i possedimenti del Capitolo della Cattedrale di Parma, compare l'attuale toponimo, correlato ad un non meglio precisato «Lacum Sancti Secundi» ad indicare una zona non certamente povera di paludi. La Signoria del Capitolo della Cattedrale permane sino al 1365, quando il Vescovo di Parma Ugolino Rossi concede le terre al nipote Giacomo, capostipite di una dinastia che perdurerà sino al 1825.