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E' il capoluogo più alto della provincia bolognese e si estende sullo spartiacque dei fiumi Reno e Panaro. L'insediamento fortificato di Aiano onoziò tra il VII e l'VIII secolo e fu ristrutturato nel X secolo nella parte rialzata e dominante sul territorio. Situato su una terra di confine, fu a lungo conteso nelle lotte fra Modena e Bologna, fino al passaggio definitivo sotto quest'ultimo comune. Castel d'Aiano, durante la Seconda guerra mondiale, si trovò sulla linea dell'ultimo arretramento della Linea Gotica e subì la distruzione nei bombardamenti del novembre 1944. Fra le numerose emergenze si ricorda il borgo di Rivolta a Villa d'Aiano, con torre del XVI sec., le case-torri del Poggiolo e del Monzone (XIII- XIV sec.), la Torre di LAvacchio del XVI sec. e il complesso signorile di Torre Jussi (XVI-XVII sec.) con l'oratorio dell'Annunziata (XVIII sec.) a Rocca di Roffeno. A Casigno altri nuclei interessanti sono Casa Landi e la Palazzina. A Labante si possono ancora ammirare le macine in funzione del Mulino del Povolo, mentre a San Cristoforo le acque che scorgano da una sorgente hanno creato un'incantevole deposizione di questa roccia calcarea detta "sponga", formando le famose Grotte di Labante. Tra i boschi del Monte Castellana si trova la località di Stella Matutina (ex Riola), che fu la residenza estiva dei Conti Nanni-Levera, proprietari di quasi tutta la Val d'Aneva. Ancora a Roffeno, sull'antica via Nonantolana, sorge la Chiesa di S. Lucia, ex monastero benedettino. Dove la leggenda narra di due pastorelli che notarono l'immagine della Madonna su di un castagno, sorse invece il Santuario di Brasa, nei pressi dell'omonimo Passo. Fondato all'inizio del XVIII sec. fu ricostruito, dopo la distruzione bellica, nei primi anni '60.